Ieri sera, in comunità, abbiamo “festeggiato” il centocinquatesimo incontro e naturalmente mi sono chiesto quale potesse essere uno dei tratti del messaggio di Gesù che mi ha più colpito.
Abbiamo letto e condiviso 150 estratti dalle Scritture che hanno determinato delle azioni oltre che delle riflessioni e non è riduttivo asserire che essi hanno, in misura maggiore o minore, cambiato qualche aspetto della nostra vita: hanno qualche modo iniziato un cammino importante.
La risposta alla domanda che mi sono posto è di qualche tempo fa, dopo un brano in cui Gesù dice ad un giovane “vieni e vedrai”; bene, nella semplicità della breve frase, che non contiene elementi di imposizione, di incoraggiamento e nemmeno di spiegazione, c’è tutta la forza delle fede e fiducia che Gesù ha nell’uomo in quanto Egli pone questo nella condizione di massima libertà e cioè lo mette in condizione di agire, se vuole, partendo da un impulso interiore e non da suggestioni esteriori.
Dunque Gesù ha fede in me, crede in me, per quanto io possa sbagliare: Egli, mi pare, dà una libertà che pone una grande responsabilità; un po’come un genitore che dà fiducia ad un suo figlio piccolo, e questi si responsabilizza e cresce.
Ecco; l’essermi formato l’idea, e anche una certa consapevolezza, che Gesù creda e abbia fiducia in me è la risposta alla domanda.
GIOVANNI